Verza antinfiammatoria? Esatto, il cavolo verza, famoso per le sue stupefacenti proprietà nutritive, (contiene ferro più di una bistecca, grandi quantità di calcio e omega 3 e omega 6) è noto fin dall’antichità per le applicazioni detossinanti che venivano effettuate sul corpo. Infatti la verza era ritenuta un importante antinfiammatorio in grado di attivare e sostenere i processi di disintossicazione.

Cavolo verza per assorbire l’infiammazione

Le specie di cavolo sono numerose, cavolo riccio, il cavolo cappuccio, il cavolo nero e rosso, il cavolo broccolo, il cavolo verza e i cavolfiori e, anche se tutti i tipi hanno più o meno le stesse proprietà, i più impiegati negli impacchi sono la verza e il cavolo cappuccio.
La funzione dell’impacco è simile a quella di una spugna che assorbe là dove le foglie vengono applicate direttamente sulla pelle, ed è possibile verificare se il medicamento sta facendo effetto osservando il cambiamento di colore del cavolo e percependo l’odore acre che viene sprigionato.

Se questo processo non venisse osservato significa che l’applicazione non è necessaria.

Quando utilizzare l’impacco di foglie di cavolo?

  • In caso di gengiviti e ascessi applica l’impacco sulla guancia
  • In caso di dolori al tratto cervicale o discopatia applica gli impacchi direttamente sulla zona interessata
  • In caso di febbre applica l’impacco sull’addome
  • In caso di dolori articolari, distorsioni e contusioni applica l’impacco direttamente sulla zona interessata
  • In caso di problematiche ai polmoni come polmoniti, broncopolmoniti o enfisemi polmonari applica l’impacco sul torace
  • Emicrania applica l’impacco sulla testa
  • In caso di problematiche alla pelle e vene varicose applica l’impacco direttamente sulla zona interessata
  • In caso di prostatite e cistite applica l’impacco sul bacino

Come preparare l’impacco di cavolo

  1. Prendi le foglie di cavolo sufficienti per raggiungere lo spessore di 1 cm e togli le venature più grandi e spesse.
  2. Spianale con una bottiglia, un mattarello o la macchina coi rulli per la pasta e asciuga il liquido che emettono.
  3. Applica le foglie sulla zona interessata, sopra metti della carta o un tovagliolo di carta e ferma il tutto con della pellicola di plastica o una fasciatura (dipende da dove devi fare l’applicazione).

Solitamente l’impacco viene messo alla sera e tolto al mattino ma quando metterlo dipende dalle esigenze di chi ne necessita. Deve essere tolto nel momento in cui le foglie alterano il loro colore e diventano maleodoranti, a questo punto potete scegliere se applicarne uno subito dopo o attendere un tempo. Proseguite finché le foglie non subiranno alterazioni.

In conclusione

Troppo spesso gli antichi rimedi vengono messi da parte pensando che i nostri nonni vivevano di credenze senza pensare che si trattava di conoscenze! Se la curiosità e la fiducia nella natura alberga ancora in voi vi consiglio di sperimentare questi rimedi con la consapevolezza che non possono essere suggeriti allo scopo di sostituire la medicina allopatica.

Utilizzate ciò che madre natura vi dona con intelligenza!

Se vuoi scoprire questo o altri rimedi naturali utili per la tua salute, scegli di iniziare un percorso con un naturopata di tua fiducia

incontro con naturopata

Soili Rainieri
Soili Rainieri

Naturopata specializzata in Medicina Tradizionale Cinese, dopo aver completato la sua formazione in Naturopatia presso LUMEN, ha conseguito il diploma in Operatore di Dietetica Cinese presso la Scuola per le Arti Mediche Orientali Tao di Bologna. Nel 2012 ha seguito la formazione al 4° livello della scuola di Feng Shui Professional. Nel 2013 ha completato il percorso per istruttori Touch For Health 1, 2, 3, 4 presso l’istituto IKSEN.