È ora pubblico il comunicato della Rete Sostenibilità e Salute (firmato anche da Lumen) sul nuovo vaccino Covid 19. Di seguito scrivo una sintesi dei punti più rilevanti.

Cosa dice la costituzione

La sentenza n. 258/94 della Corte Costituzionale afferma, come primo requisito per leggi sull’obbligo di vaccinazioni, che ci sarebbe compatibilità con l’art. 32 della Costituzione “se il trattamento sia diretto non solo a migliorare o a preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo stato di salute degli altri”, oltre che “… non incida negativamente sullo stato di salute di colui che vi è assoggettato”.

Ad oggi ci sono prove che i vaccini antiCovid-19 disponibili sono efficaci nel ridurre i sintomi da Covid-19, ma non ci sono prove che possano impedire la trasmissione del virus (1) (2).
Quindi ad oggi non si può affermare che la vaccinazione produca l’immunità di gregge (come è dimostrato per altre infezioni, ad es. nella pertosse (3), in cui il vaccino attenua o evita la malattia in chi lo fa, ma non evita la trasmissione (4)).

Effetti avversi vaccino covid 19

In tema di effetti avversi conosciamo solo quelli a breve termine (6).
La sorveglianza attiva in atto per le prime somministrazioni nel Regno Unito con il vaccino Pfizer riporta il 2,8% circa di eventi gravi, definiti da temporanea inabilità a svolgere le normali attività giornaliere, a lavorare, con richiesta di assistenza da un medico od operatore sanitario.
Dunque, le conoscenze attuali non soddisfano appieno due vincoli posti dalla Corte Costituzionale.

I risultati aspettati per il vaccino Covid 19

Gli studi randomizzati controllati (RCT) (9) sinora presentati (10) indicano importanti riduzioni di malattia Covid-19 tra i vaccinati rispetto ai gruppi di controllo, ma l’obiettivo primario degli studi era valutare l’effetto sui casi Covid-19 di qualsiasi gravità, non la riduzione dei decessi. 

La protezione da malattie gravi e mortalità si osserverà soprattutto se i vaccini sono efficaci anche in anziani, con patologie croniche o immunodepressi, tali gruppi hanno dati d’efficacia ancora carenti (8).

Allo stato delle conoscenze è opportuna la scelta di iniziare con vaccinazioni mirate alle categorie a maggior rischio di gravi conseguenze in caso di malattia. 
La somministrazione di un nuovo vaccino alla popolazione sarà un vero esperimento (fase 4 della sperimentazione), legittimo se soddisfa anche l’eticità, il cui primo formale requisito è la partecipazione volontaria (11) (senza forzature o penalità per chi non intendesse partecipare).

Questa potrebbe essere un’occasione straordinaria di effettuare un RCT (12) superando le obiezioni dei Comitati etici (che “non si potrebbe privare il gruppo di controllo dei benefici di un vaccino antiCovid19…”), reclutando chi restasse esitante dopo aver ricevuto informazioni esaurienti su vantaggi e svantaggi noti di queste vaccinazioni.

Si avrebbero risposte sugli effetti comparativi (sia noti che oggi ignoti) a breve-medio termine, e per ogni gruppo si potrebbero registrare in modo attivo e a lungo termine malattie insorte o evitate, eventuali complicanze ed effetti benefici e avversi, durata della protezione, necessità di richiami… 

La Rete Sostenibilità e Salute, con propri rappresentanti, è a disposizione per approfondire quanto sopra accennato, con la Direzione Generale e Presidenza AIFA, oltre che con istituzioni scientifiche nazionali (ISS, CSS e/o CTS).


Per concludere con una riflessione

Se abbiamo un tasso di mortalità, da Covid19, per le persone di età compresa tra i 40 e i 49 anni dello 0.7%, per la fascia d’eta 30-39 dello 0.2% e per la fascia 20-29 dello 0.0% (7); e considerato che i pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2 con 0 patologie preesistenti è il 3,1% del totale (13). Perché gli individui sani in quelle fasce d’età devono assumere un vaccino sperimentale senza una chiara evidenza che possa fermare la trasmissione del virus, ma solamente ridurre i sintomi?

(1) https://www.aifa.gov.it/domande-e-risposte-su-vaccino-covid-19-comirnaty

(2) https://www.nature.com/articles/d41586-020-03504-w

(3) http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=50902

(4) https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato9249342.pdf

(6) https://www.nejm.org/doi/suppl/10.1056/NEJMoa2028436/suppl_file/nejmoa2028436_appendix.pdf

(7)https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Bollettino-sorveglianza-integrata-COVID-19_13-ottobre-2020.pdf

(8) https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)32472-7/fulltext

(9) https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2034577

(10) https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)32661-1/fulltext

(11) https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1141453/09.Presentazione_POPOLI_24_febbraio_2020.pdf/fcef2560-a5bd-8bab-325c-3efb27adb4d7

(12) https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/21645515.2018.1502520

(13) https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Report-COVID-2019_16_dicembre.pdf


Federico Palla
Federico Palla

Dottore Economista, si è laureato in Discipline Sociali ed Economiche presso l’Università Bocconi di Milano. E' libero professionista nella gestione della programmazione pubblica locale. Attualmente ricopre il ruolo di Coordinatore Tecnico per il progetto europeo SALUS di cui LUMEN è capofila