La Respirazione yogica è un potente strumento per migliorare la tua salute lavorando sia sul piano fisico che su quello emotivo…
scopri come iniziare e trasformare la tua vita!
Osservare il nostro respiro
Per comprendere gli effetti straordinari della respirazione yogica è fondamentale osservare il nostro respiro quotidiano. È stupefacente come un atto fisiologico come la respirazione, scontato e per lo più meccanico, possa celare in sé alcuni segreti per stare bene (e non solo) … se praticato correttamente. È altresì vero che, se il respiro è disarmonico, può essere anche fonte o segnale di stati di malessere.
Mi spiego meglio: in questo preciso istante in cui stai leggendo, stai respirando.
Prova ad osservare come sia il tuo respiro: ritmo, ampiezza e altezza; verifica anche la tua postura nella posizione in cui ti trovi. Perché farlo? Perché così poi farti un’istantanea e verificare la qualità del tuo respiro e della tua postura.
Perché respiriamo di più da una narice piuttosto che dall’altra
Si è portati a pensare che, in condizioni di naso libero, respiriamo egualmente da entrambe le narici, ma, non è proprio così. Durante la respirazione in realtà, la stragrande maggioranza delle persone, respira inconsapevolmente da una narice sola che si alterna all’altra con cicli all’incirca di 7/8 ore
Alcuni studi hanno dimostrato che a seconda della narice predominante, avvengono anche mutamenti fisiologici come variazioni dei livelli di glucosio nel sangue e del consumo di ossigeno.
Anche per le narici, come per le articolazioni, in relazione agli emisferi cerebrali, vi è, nel tuo corpo, una connessione inversa.
Nello specifico:
- la narice destra è connessa all’emisfero sinistro (razionale)
- la narice sinistra è connessa all’emisfero destro (creativo/emotivo)
Questa condizione apre 3 scenari importanti:
- a seconda della narice dominante tenderai ad attivare per un certo ciclo di tempo, maggiormente un emisfero rispetto all’altro e questo ti darà maggiore propensione verso certe attitudini piuttosto che altre.
- in base dell’attività alla quale ti dedichi (razionale o creativa) si tenderà a modificare la dominanza tra le narici;
- a seconda di quale emisfero tendi a frequentare di più, viene a determinarsi (al di là del ciclo di alternanza tra le narici) la dominanza di una foce rispetto l’altra.
Correlazione tra respiro e stati emotivi
Il quadro si presenta ancora più ampio e coinvolgente se si parla dei tuoi stati emotivi. Essi sono strettamente connessi al respiro, ne alterano il ritmo, la frequenza, l’intensità e la profondità.
Ti faccio un esempio: ti è mai capitato di provare agitazione o paura ed avere fisiologicamente una respirazione calma e profonda? Impossibile!
Avrai avuto il respiro corto, alto, con poca ampiezza e alta frequenza!! E quando hai avuto un forte e improvviso spavento?
Sei rimasto senza fiato!
Cominci vagamente a comprendere che il respiro ha una certa importanza?
Dato che l’emozione influenza il respiro, questo vuol dire che …. se controlli il respiro, puoi mutare l’emozione e quindi, hai più potere sui tuoi stati e quindi e nella tua vita
Ecco da dove cominciare: l’istantanea
Prima di iniziare la pratica della respirazione yogica, trova il modo di riuscire a farti delle istantanee, bastano pochi secondi, fallo anche ora, fermati e osserva la tua postura e ascolta il tuo respiro, registralo mentalmente.
Consigli utili
Dato che ricordarsi nel tuo correre quotidiano tra un impegno e l’altro è difficile, può esserti d’aiuto utilizzare alcuni semplici stratagemmi:
- quando lavori o studi ed hai una postazione (scrivania e/o computer) puoi mettere in bella vista un post-it con scritto qualcosa che ti connetta con l’esercizio di fotografarti;
- puoi tenere con te il cellulare e impostare delle sveglie che suonino di tanto in tanto e ti aiutino a ricordare;
- se la tua situazione non è affine coi primi due punti, poi legarti qualcosa al dito, mettere un braccialetto se non li porti, insomma qualcosa di insolito e a te ben visibile che ti possa fare da “sveglia”
N.b.: purtroppo nel tempo uno stratagemma perde la sua efficacia e quindi dovrai essere creativo nel cambiare.
Cosa osservare
- postura del corpo e della schiena (se produce apertura o chiusura, se dritto o storta, se favorente ad una buona respirazione o meno)
- altezza del respiro (addominale, toracico o di gola)
- frequenza e ampiezza (lungo o corto, veloce o lento, superficiale o profondo)
N.b.: dopo un poco che osservi il respiro esso si modificherà, tendenzialmente andrà calmandosi e divenendo più profondo, quindi l’istantanea riguarderà i primi respiri che osservi
Esercizio di Respirazione Yogica
- quando: almeno una volta al giorno e quando puoi
- posizione: supina (va bene sul divano, tappeto, letto, …)
- durata: 5 min. almeno (poi aumentare a tuo piacere)
Preparazione
Mettiti in posizione supina, in un ambiente confortevole e tranquillo dove tu possa essere indisturbato per praticare la respirazione yogica. Puoi anche utilizzare una musica molto rilassante se lo gradisci e a basso volume.
Fase 1
Poni le tue mani senza sovrapporle (quindi una a sx e una a dx), in appoggio sopra la pancia, appena sotto l’ombelico. Respira in modo profondo fino a sentire che puoi spingere il tuo respiro proprio sotto i palmi delle mani. Continua sino a che senti di riuscirci in modo armonioso.
Fase 2
Sposta le tue mani e senza sovrapporle, tra stomaco e torace con le dita che convergono appena sotto lo sterno (altezza diaframma). Mantieni il respiro ampio e profondo lavorando per “disattivare l’addome” e produrre il movimento respiratorio sotto le mani. Continua sino a che senti di riuscirci in modo armonioso.
Fase 3
Sposta le tue mani e senza sovrapporle, sul petto appena sotto le spalle. Mantieni il respiro ampio e profondo lavorando per mantenere “disattivati” sia l’addome che la parte bassa della gabbia toracica e produrre il movimento respiratorio sotto le tue mani. Continua sino a che senti di riuscirci in modo armonioso.
Fase 4
Ora rilassa le braccia lungo i fianchi e continua a fare ampi respiri coinvolgendo una dopo l’altra le tre sezioni fatte prima: in un unico inspiro parti dall’addome, sali al diaframma e completa nel petto, e quando espiri, dal petto per il diaframma e finire con l’addome. Ripeti l’intero ciclo per il tempo che desideri partendo da un minimo di 5 minuti.
Questo semplice esercizio di respirazione yogica, assieme alle istantanee che farai, ti aiuterà a prendere sempre più consapevolezza e confidenza col respiro, preparandoti alla seconda parte che tratterò nel prossimo articolo.
Buon lavoro.