Ogni giorno crediamo ai luoghi comuni che diventano convinzioni e questo ci porta ad utilizzare una macchina così incredibile come il nostro corpo al minimo delle sue possibilità, inibendo l’opportunità di sfruttare le potenzialità di utilizzo del cervello e di aumentare le nostre capacità mentali.
La mia esperienza da naturopata
Cosa mi conduce ad avere questo pensiero? Grazie a 20 anni di esperienza nei trattamenti come Naturopata, ho visto persone trasformare il proprio stato di salute in modo inspiegabile per la scienza, attingendo alle proprie risorse interiori più di qualsiasi altra cosa. Se, come operatrice olistica, non sono in grado di stimolare la persona a credere nelle proprie potenzialità di autoguarigione, sarà quasi impossibile sostenere un percorso per il ripristino della salute.
Il fortunato confronto assiduo col dottor Lorenzo Del Moro e Elka Pirovano, studentessa della facoltà di medicina presso l’Università di Parma, ormai al termine del suo percorso di studi, mi ha permesso di comprendere quanti punti d’incontro possiamo trovare tra scienza, visione olistica e medicine antiche. E’ sorprendente osservare, attraverso gli studi, la conferma dell’esistenza della nostra immensa forza interiore che può modificare la qualità della nostra vita e conoscere numerosi casi di guarigione scientificamente inspiegabili documentati, che possono aprire nuovi orizzonti rispetto all’essere umano e a quanto cervello usiamo.
Come è possibile utilizzare le potenzialità del cervello?
Tutto ruota intorno a un argomento che reputo centrale: la nostra mente, i nostri pensieri, imparare a guidare ciò che penso e credo modificano la direzione della mia vita e producono reazioni chimiche all’interno del corpo. Sorgono dunque spontanee le domande: come posso sviluppare i poteri della mente? come posso fare in modo che le mie capacità cerebrali producano in me la guarigione che tanto desidero? come sviluppare il cervello? come sfruttare il cervello? Come posso usare la mente a mio favore senza lasciare che diventi una nemica anzichè un’alleata nella mia vita?
I misteri dell’effetto placebo
Anzitutto è importante comprendere che la nostra mente, se messa nelle giuste condizioni (quindi oserei dire se non le poniamo limiti) è in grado di sviluppare reazioni fisiologiche incredibili; infatti, nella prima diretta “I misteri del placebo”, Elka Pirovano ha illustrato una serie di studi scientifici che hanno dimostrato come numerose persone, che hanno ricevuto un placebo, hanno prodotto guarigione semplicemente perchè pensavano di aver assunto un principio attivo, anche se ciò non era vero. Di conseguenza, grazie alle potenzialità del cervello, il corpo ha generato esattamente ciò che la mente si aspettava, senza nessun aiuto esterno.
Tecniche di potenziamento del cervello umano
Dopo aver compreso che il placebo esiste, tolto il velo che nasconde le potenzialità intrinseche dell’uomo, che, di conseguenza, nutre l’idea riduzionista delle potenzialità del cervello umano, ci siamo chiesti come sviluppare i poteri della mente e, a questa domanda, ha risposto il dottor Lorenzo Del Moro nella seconda diretta intitolata “Potenziare il cervello”. Tecniche antiche quali la meditazione, l’immersione nelle foreste, il contatto con la natura, le attività respiratorie e tante altre pratiche potenziano effettivamete alcune aree del nostro cervello, legate a specifiche funzioni, e aumentano il volume di altre zone cerebrali. Quindi il nostro cervello si può modificare sia nella funzione sia nella struttura anatomica. Ebbene sì: possiamo modificare le funzioni in base a come e quanto usiamo del nostro cervello!
Cosa sono le Guarigioni Inspiegabili
A questo punto si aprono nuove prospettive: se abbiamo compreso come potenziare il cervello e, di conseguenza, come sviluppare il potere della mente, possiamo comprendere che forse le guarigioni inspiegabili non sono poi tanto “inspiegabili” in quanto vengono generate da una presa di coscienza rispetto a ciò che la persona deve migliorare nella propria vita, quali pensieri deve coltivare e la creazione di uno stato interiore che gli permetta di sentirsi protagonista della popria vita, anziche vittima del sistema, del contesto, di chiunque la circondi. A questo proposito, ancora Elka, nella terza diretta, ci ha illustrato diverse storie documentate in modo scientifico da numerosi medici e luminari nelle quali persone, che inizialmente sembravano non aver possibilità di guarigione rispetto a problematiche cronico degenerative gravi, come tumori, talvolta in fase terminale, hanno guarito ciò che sembrava impossibile guarire. Quindi possiamo dire che questi casi sono rari, ma non impossibili da trovare e questo ci solleva interiormente. Ciò di cui siamo sicuri è che queste persone hanno sviluppato delle potenzialità del cervello non comuni e hanno compiuto scelte non ordinarie.
Potenziare la forza autoguaritrice del nostro corpo
Infine, dopo aver compreso l’esistenza della nostra l’incredibile forza innata di autoguarigione, ci siamo chiesti: come possiamo utilizzarla? Nella quarta e ultima diretta abbiamo sviluppato questo argomento col dott. Lorenzo Del Moro, specificando quali sono le pratiche che possono risvegliare e attivare questa grande e preziosa capacità, parlando di cibo, del modo di alimentarsi e tanto altro. La nostra attenzione però è stata diretta anche a cosa inibisce il processo di guarigione intrinseco dell’essere umano e, ipotizzando che proprio una situazione di “troppo pieno” ne possa essere la causa, ci siamo concentrati verso tutto ciò che utilizziamo per “riempire noi stessi”: cibo, vestiti, oggetti vari, pensieri circolari, social, films e tutte le attività che non ci permettono di ascoltarci profondamente e dare spazio allo sviluppo e all’utilizzo delle potenzialità del cervello, ma, al contrario, “ubriacano” i sensi.
Fin dall’antichità troviamo scritti di medici filosofi famosi che sostengono l’idea dell’equilibrio: “né troppo, né poco”, ma, ad oggi, la nostra società inneggia al consumismo, al tanto e subito, convincendo l’essere umano che le responsabilità del malessere e le soluzioni ad esso arrivino sempre dall’esterno e non da se stesso. Questo tipo di messaggio non aiuta le persone a sentirsi protagoniste della propria vita, non le invoglia a sviluppare il potenziale del cervello e del corpo stesso e non le sostiene nel sentirsi attori protagonisti della propria vita, ma, anzi, le induce a scappare dai problemi e da possibili malesseri o a trovare responsabili da incolpare come capri espiatori, impedendo loro di migliorare e tracciare la vita esattamente come la vorrebbero. Infatti esiste una profonda differenza tra scappare dalle malattie e, al contrario, coltivare la salute e il benessere. La prima è centrata su ciò che non voglio e, pur di non incontrare il problema, si tenderà a fare di tutto senza una meta precisa, mentre la seconda aiuta ad andare verso ciò che si desidera, in modo chiaro e definito.
La mente e il corpo mi appartengono, sono al mio servizio, sta a me comprendere le mie capacità, ascoltandomi e sperimentando quotidianamente la relazione tra le potenzialità del cervello e l’aspetto fisiologico: c’è ancora tanto da scoprire e abbiamo ancora tanto da fare, siamo solo all’inizio!