A seguito della sindemia COVID, la salute dei cittadini europei è sempre più al centro delle politiche nazionali e comunitarie. Tuttavia mancano ancora azioni concrete ed efficaci per promuovere stili di vita sani e sostenibilità ambientale per i cittadini europei. Per questo motivo, LUMEN APS in qualità di capofila della Rete Europea SALUS ha redatto il Manifesto europeo per una longevità sana, con l’intento di raggiungere risultati significativi entro il 2031 in cinque diverse aree: sana alimentazione, attività fisica, relazioni sociali, ripristino ambientale e crescita interiore.
I processi di industrializzazione e urbanizzazione hanno prodotto importanti cambiamenti nei sistemi biofisici della Terra, innescando cambiamenti dell’ecosistema che stanno avvenendo troppo rapidamente perché molte specie si adattino. Questa “grande accelerazione” ha prodotto anche rapidi cambiamenti nello stile di vita delle persone rispetto alle società tradizionali, inclusi cambiamenti nell’attività fisica e nella dieta, dove le diete a base vegetale hanno lasciato il posto a cibi di origine animale, tra cui latticini, carne e carni lavorate.
Questi fattori, negli ultimi decenni, sono stati determinanti nell’aumentare l’incidenza delle malattie non trasmissibili (NCD) e quindi nel ridurre la qualità della vita, soprattutto con l’avanzare dell’età. In Europa, l’aspettativa di vita è cresciuta più rapidamente dell’aspettativa di vita in buona salute, questo ha comportato un aumento del numero di anni vissuti in disabilità da ogni cittadino. Il conseguente aumento dei costi sociali, economici, umani e ambientali è enorme e crea un circolo vizioso che si autoalimenta. In Europa, all’inizio del 2018, c’erano 101 milioni di persone dai 65 anni in su; ciò equivaleva a quasi un quinto (19,7%) della popolazione totale. Si prevede che nei prossimi tre decenni il numero di anziani nell’Unione europea seguirà un percorso ascendente, raggiungendo un picco di 149,2 milioni nel 2050; anche la loro quota relativa della popolazione totale aumenterà gradualmente e si prevede che raggiungerà il 28,5% nel 2050.
“Questo modello di vita non è più sostenibile, è necessario e urgente un cambio di paradigma” ha affermato Milena Simeoni, ideatrice di SALUS “Per questo motivo, abbiamo pubblicato il manifesto europeo per una sana longevità attraverso stili di vita e sostenibilità ambientale “.
La rete SALUS indica nel Manifesto la necessità di strutturare un sistema europeo della promozione della salute, basata sui sani stili di vita, sulla sostenibilità ambientale e sulla loro reciproca influenzabilità, in modo che avvenga un investimento costante e lungimirante sulle 5 aree di salute individuate nel Manifesto:
- Migliorare la qualità di ciò che mangiamo: stili alimentari, agricoltura eallevamento;
- Promuovere la diusione della moderata attività fisica a tutte le età;
- Favorire la crescita e la disseminazione di contesti comunitari chepromuovono relazioni sociali profonde;
- Conservare e ripristinare l’ambiente naturale, di terra, di mare e di aria;
- Favorire le pratiche che promuovono l’ascolto di sé e la crescitainteriore, come strumenti per generare salute individuale e responsabilità nei confronti dell’ambiente.
Il Manifesto è stato inviato nei giorni scorsi al Parlamento Europeo, alla Commissione Europea e a 32 governi europei (membri e non membri dell’Unione Europea)[1]. Le istituzioni sono chiamate a impegnarsi nelle 5 aree tematiche riguardanti la sana longevità.
SALUS è un network composto, ad oggi, da 44 organizzazioni, profit e non profit, in 11 paesi europei, con l’obiettivo di porre la promozione della salute e la sostenibilità ambientale e la loro inseparabilità al centro delle politiche europee.
[1] Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo , Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito.